L’A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) nasce dalla resistenza e dalla guerra di liberazione dal nazifascismo, dalla cui lotta vittoriosa si formò la nuova Italia repubblicana, democratica ed antifascista. Castelfranco Emilia e frazioni (Medaglia d’Argento al Valor Militare) diedero un contributo notevole alla resistenza.
427 partigiani riconosciuti, di cui 34 combatterono all’estero, 51 staffette e 60 patrioti; in tutto 539 donne e uomini che si ribellarono ai nazifascisti. Se si aggiunge la rete di parenti ed amici che collaborarono con la resistenza senza essere inquadrati nelle forze partigiane, si può ben comprendere quanto fu forte e di popolo l’antifascismo castelfranchese.
Un noto scrittore e giornalista, in un suo libro che parla di persone uccise dai partigiani nel dopoguerra sul territorio di Castelfranco, ci apostrofa come “gli smemorati dell’ANPI”. Al contrario, la nostra memoria è resistente e non dimentichiamo i nostri martiri. Furono 73 i partigiani caduti per darci la libertà, 33 uccisi e buttati in una fossa comune dai tedeschi a San Ruffilio (BO), 10 furono torturati e poi eliminati sul greto del fiume Panaro a San Cesario (MO) nel Dicembre 1944.
Abbiamo due Medaglie d’Argento al Valor Militare: Bruni Ettore caduto in combattimento il 29/08/44 a Molazzana (LU) mentre difendeva eroicamente la ritirata dei suoi compagni da un attacco dell’esercito tedesco; e Simonini Aronne, comandante partigiano, torturato e fucilato dai tedeschi il 5/01/45 a Ciano d’Enza (RE).
Abbiamo una medaglia d’oro al valor militare della resistenza: Gabriella Degli Esposti. Gabriella venne uccisa dopo essere torturata barbaramente: le furono tagliati i seni, cavati gli occhi e squarciato il ventre sebbene fosse incinta. Gabriella era il centralino delle staffette e sapeva molto, ma nonostante le sevizie subite non parlò.
I partigiani ancora in vita sono rimasti pochi, inesorabilmente col passare degli anni ci stanno lasciando e toccherà a noi, come antifascisti, mantenere in vita l’ANPI che loro hanno costruito e conservato con grande rispetto e passione.
Sarà nostro impegno tenere vivi gli ideali e i valori della resistenza, che si possono riassumere in: libertà, pace, democrazia e giustizia sociale. Tenere alta la guardia nei confronti dei nuovi fascismi che continuano ad infestare pericolosamente la società e non solo quella italiana. Non dimenticare mai il coraggio e il sacrificio di chi ha combattuto il nazifascismo, e far sì che le sofferenze dei nostri martiri non siano stati invano.
Vorremmo che le urla di dolore di Gabriella potessero scuotere le coscienze ed i cuori degli indifferenti per riuscire ad evitare che la storia si ripeta.

ANPI Castelfranco Emilia – Cav. Gildo Guerzoni

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